COMUNICATO STAMPA
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Rifiuti. PD: Nessuna chiarezza su
termovalorizzatori in Sicilia, investimento faraonico dai costi e benefici ignoti
Catania, 9 aprile 2024 - Cosa vuole fare il governo Schifani coi
rifiuti? Mandare il 100% allincenerimento? Quello che riscontriamo è che ora il
presidente accelera sul fronte gestione della crisi rifiuti in Sicilia ma ciò avviene
dopo 7 anni di governi di destra, dopo che sono state ignorate le segnalazioni
dellANAC sulla natura delle SRR, sulla totale mancanza di un programma di
impiantistica e sul rischio concreto di oligopolio nella gestione del trasporto e delle
discariche". Lo dice il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, a
proposito dellannunciato piano di Palazzo dOrleans che prevede la
realizzazione di due termovalorizzatori in Sicilia, uno a Palermo e laltro nel
Catanese. Un annuncio su cui si levano numerosi dubbi.
Sulla futura realizzazione dellimpianto nella zona orientale dellisola al
segretario regionale, interviene anche la segretaria provinciale della federazione PD di
Catania, Maria Grazia Leone: Nutriamo fortissime perplessità non solo sulla scelta
in sé, ma anche sulla su specifica collocazione".
Secondo il PD, insomma, ci sono troppi quesiti senza risposte argomentate. Un
termovalorizzatore di questa dimensione infatti necessita di un apporto costante di
rifiuti, quanto ci costerà in termini economici e ambientali? E quanto costerà, poi,
compensare le emissioni di CO2? Questo investimento faraonico servirà a fare risparmiare
i cittadini? Allo stato dei fatti afferma Leone -, riteniamo proprio di no. Siamo
di fronte alla mancanza di una strategia a lungo termine, in cui la politica latita mentre
si assiste solo ed esclusivamente ad uno scontro tutto interno alle forze di governo.
E iniziata la campagna elettorale per le Europee mentre i signori delle discariche
continuano ad arricchirsi e comuni e famiglie ad affondare nel mare torbido dei prezzi
variabili e dei servizi inefficienti.
Vero è che in tutte le metropoli dEuropa ci sono i termovalorizzatori, ma è
altrettanto vero che - sostengono Barbagallo e Leone- li hanno costruiti 10 anni fa.
Mentre noi, che siamo europeisti, arriviamo a tempo scaduto, quando ora lUnione
Europea, nella sua strategia di trattamento dei rifiuti chiede di implementare piani di
decomissioning, individuando nel riciclo e nel recupero di materia le vie principali di
trattamento. Sono già state stimate le emissioni di CO2 (gas climalterante) degli
impianti a cui si pensa? Se lEuropa - concludono - chiede il raggiungimento della
neutralità climatica - al 2050 - e gli inceneritori dovranno adeguarsi ai meccanismi ETS
(Emission Trading Scheme) di scambio delle quote di emissioni di CO2 entro il 2026, di
quanto aumenteranno i costi di esercizio?.
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Info e contatti
UFFICIO STAMPA PD SICILIA
Wladimir Pantaleone
Tessera OdG n° 057706
334.9850534
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